Shabbàt

Il giorno che dà senso a tutti gli altri

Rabbinato centrale Milano
SH-Parashòt

Acharè Mot-Kedoshìm 5766

“Dopo la morte dei due figli di Aharòn…” (Vayikrà 16,
1). Ha detto Rabbì Chiyà Bar Abbà: il primo di Nissàn,
giorno in cui fu inaugurato il Tabernacolo, sono morti
i due figli di Aharòn, Nadàv e Avihù, come narrato nella
parashà di Sheminì. Allora perché è ricordata la loro morte in
questa parashà che è particolare del giorno di Kippùr, nella
quale è descritto tutto il servizio che svolgeva il Kohèn Gadòl
in quel giorno? Questo per insegnarci che così come
il giorno di Kippùr fa espiare le colpe d’Israele, anche la
morte degli tzaddikkìm (i giusti) espia le colpe d’Israele.
Da dove impariamo che il giorno di Kippùr fa espiare le
colpe? Dal verso (Vayikrà 16, 30), dove è scritto: “…Perché
in questo giorno egli [il sacerdote] chiederà espiazione per
voi, per purificarvi. Voi sarete purificati dinanzi all’Eterno
da tutti i vostri peccati…”.

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