Shabbàt

Il giorno che dà senso a tutti gli altri

Rabbinato centrale Milano
SH-Parashòt

Acharè Mot – Kedoshìm 5767

“Ama il tuo prossimo come te stesso…” (Vaikrà 19, 18). Rabbì Shneur Zalman di Liadi, conosciuto come Alter Rebbe, scrive nel suo commento al Siddur Tefillà che ha composto: È bene dire prima della Tefillà “Ricevo su di me il compimento del precetto positivo: ama il tuo prossimo come te stesso”. Il precetto di amare gli altri figli d’Israele è considerato come una porta d’accesso che conduce le nostre preghiere al cospetto del Signore Iddio Benedetto.
Basandosi su questo diceva lo tzaddik Rabbì Menachem Mendel di Worka: Ogni figlio d’Israele ha l’obbligo di prendere su di se prima d’iniziare la sua preghiera l’adempimento del precetto “Ama il tuo prossimo come te stesso”, e di indirizzare la sua preghiera per il bene di tutti. Ma se costui prega solo per sé stesso, tale preghiera va considerata come un furto.

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