Shabbàt

Il giorno che dà senso a tutti gli altri

Rabbinato centrale Milano
SH-Parashòt

Haazìnu 5767

Rabbì Chelbò pose una volta un quesito a Rabbì Shemuel figlio di
Nachman dicendogli: Dal momento che ho sentito dire che sei
molto bravo nell’interpretare le Sacre Scritture, come spieghi questo
verso: “Ti sei coperto (o Signore) di una nube affinché non ti giungess
se la preghiera” (Ekhà III, 44). Gli rispose Rabbì Chelbò: La preghiera
è stata paragonata a una fontana mentre la teshuvà (il pentimento)
è simile al mare. Come una fontana può essere a volte aperta e a
volte chiusa, così la tefillà a volte giunge a Dio, ed Egli ci esaudisce,
e a volte non giunge al Santo Benedetto Egli sia. Ma, come le acque
del mare scorrono ininterrottamente, così le porte del Cielo sono
sempre aperte per accogliere la teshuvà di un cuore sinceramente
pentito (Ekhà Rabbatì III).

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