Shabbàt

Il giorno che dà senso a tutti gli altri

Rabbinato centrale Milano
SH-Parashòt

Ki Tavò 5771

“Se però non darai ascolto alle voce dell’Eterno, tuo Signore…” (Devarìm 28,15). L’Admor Rabbì Itzhak Meìr di Gur, conosciuto per il suo commento come Baàl Chidushè Harim, diceva: “I  figli d’Israele usano recitare nei 7 giorni successivi al matrimonio, per due volte al giorno (alla fine dei 2 pasti quotidiani dopo la Birkàt hamazòn) le 7 benedizioni dinnanzi allo sposo e alla sposa. Facendo un conto semplice 7 benedizioni per 2 volte al giorno per 7 giorni si arriva a un totale complessivo di 48 benedizioni. Queste 48 benedizioni che noi ascoltiamo ogni qualvolta si forma una nuova famiglia nel popolo d’Israele sono messe in contrapposizione alle 48 maledizioni menzionate in questa Parashà. E questo perché con la forza di queste benedizioni che escono dalle bocche dei figli d’Israele, è possibile annullare interamente l’influenza delle maledizioni”.

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