Shabbàt

Il giorno che dà senso a tutti gli altri

Rabbinato centrale Milano
SH-Parashòt

Metzorà 5771

“ E al settimo giorno raderà ogni suo pelo dal suo capo, dalla sua barba e dalle sopracciglia” (Vayikrà 14, 9). Ci fa notare a proposito di questo verso Rabbì Shelomò Efraim di Lunzitz nel suo commento chiamato “Keli Iakkar”: La Torà è  dettagliata nell’enunciare le tre parti del corpo che debbono esser rasate, perché queste parti sono vicine a tre parti del corpo da dove si generano le trasgressioni che portano la tzarà’at – lebbra. La rasatura della testa: per espiare la superbia, poiché il superbo vuol essere “in testa” e primo in ogni cosa. La rasatura della barba: poiché i peli della barba si trovano intorno alla bocca, per espiare il leshòn harà’ – la maldicenza. La rasatura delle sopraciglia: per espiare l’invidia e la gelosia dovute a un occhio che guarda con un atteggiamento negativo.

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