Shabbàt

Il giorno che dà senso a tutti gli altri

Rabbinato centrale Milano
SH-Parashòt

Mikkètz-Chanukkà 5767

“Poi si riaddormentò e sognò nuovamente…” (Bereshìt 41, 5) Un giorno l’Admor Rabbì Aharon di Karlin, disse ai suoi chassidìm: guardate la differenza che c’è tra Ya’akòv e il Faraone. Quando si parla di Ya’akòv nostro padre è scritto nella Torà: “Ya’akòv si risvegliò dal suo sonno e disse…” (Bereshìt 28, 16). La Torà ci insegna che il comportamento dei giusti e degli uomini pii è quello di alzarsi subito una volta svegli così da mettere in pratica le mitzvòt, come è scritto “E disse:…” – disse, le benedizioni sulla Torà, quelle del mattino, la Keriàt Shemà’, la Tefillà ed infine studiò Torà. Mentre per il Faraone è scritto: “… Il Faraone si svegliò. [Poi] si riaddormentò e sognò nuovamente…”. Da ciò si impara che dopo aver aperto gli occhi, il Faraone si è voltato sul fianco e ha continuato a dormire.

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