3. Gli obblighi – L’accensione dei lumi
Tratto da “Le basi dell’ebraismo” – Morashà, 2013
La hadlakàt neròt – accensione dei lumi dello shabbàt, rientra nei 7 precetti istituiti dai rabbini. Dalla Mishnà (Shabbàt, cap. II), si rileva che al tramonto del venerdì il padrone di casa deve far presente tre cose e fra queste l’accensione del lume di shabbàt. Dallo stesso trattato si impara che l’istituzione dell’accensione del lume dello shabbàt è molto antica, tanto che i Maestri non si chiedono se esso deve essere acceso, ma con quale olio e con quali stoppini è necessario ottemperare a questa mitzvà.
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SH-Halakhà
Il Kiddùsh e il passo troppo lungo
Tratto da “Alef-Dac 3” – 1980
Rav Riccardo Di Segni
La tradizione prescrive che la sera del sabato, prima della cena, si compia in ogni casa la cerimonia del qiddùsh, e che questa venga ripetuta anche nel primo pasto della mattina successiva. Secondo le fonti rabbiniche l’uso deriva da un’interpretazione estensiva della norma dei dieci comandamenti che riguarda il Sabato: “ricorda il giorno del Sabato per santificarlo”.
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SH-Pensiero
I lumi dello Shabbàt
Rav Roberto Colombo
Introduzione – Lo shabbàt e l’uomo
“Gli ebrei si sono mantenuti in vita grazie all’osservanza dello Shabbàt”. Questo insegnamento dei Maestri non è una esagerazione. Per sei giorni l’uomo deve lavorare duramente, deve compiere ogni tipo di opera creativa e questo lo porta spesso lontano dalla famiglia e gli impedisce di avere un rapporto sereno con i propri simili.
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SH-Pensiero