Shabbàt

Il giorno che dà senso a tutti gli altri

Rabbinato centrale Milano

Occidente

Perché riposare il settimo giorno

Tratto da Kolot del 21/06/2010

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Davide Frattini

Judith Shulevitz ricorda il valore religioso del non lavorare, senza limiti confessionali

La luce tinta miele del tramonto inghiotte il traffico e il rumore. La regina Shabbat scende su Gerusalemme senza proclami. Accompagna il silenzio e il riposo intimati (garantiti) da quel «ricordati del giorno di sabato per santificarlo». Sotto il comandamento vengono salvaguardate tutte le creature, come prescrivono i versi dell’ Esodo: «Tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te».

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