Shabbàt

Il giorno che dà senso a tutti gli altri

Rabbinato centrale Milano

Umorismo

Così giovane e già ebreo

Tratto da “Così giovane e già ebreo – M.A. Ouaknin- D. Rotnemer”, Piemme 1998

Close-up of Golf Club and Golf Ball

Lo Shabbat, il Sabato, è uno dei fondamenti essenziali dell’Ebraismo. E un giorno santo e un giorno di festa.

Il Sabato è, secondo la Bibbia ebraica, il settimo giorno della Creazione, il giorno in cui Dio si riposò.

La parola Shabbat in ebraico significa letteralmente «sospendere ogni attività creatrice».

E un giorno di riposo per l’intera casa ebraica dal maestro allo schiavo, dall’animale allo straniero.

II precetto di osservanza del Sabato è il quinto del Decalogo e ricorda che gli ebrei devono onorare questo giorno per commemorare l’uscita dalla schiavitù in Egitto.

Il Sabato dei Sabati è il giorno di Kippur.

È il giorno più solenne dell’anno ebraico. Ebbene, era proprio il giorno di Kippur quando il giovane rabbino Sanders, appassionato di golf, decise, non sapendo resistere alla tentazione, di andare a fare qualche «buca».

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Le mie migliori barzellette ebraiche

Tratto da “Le mie migliori barzellette ebraiche – Daniel Vogelmann”, Giuntina 2010

Vogelmann

La Goyà

Sholem prende il figlio da parte e gli dice: “Come sai, noi non siamo osservanti, ma siamo ebrei e dobbiamo restare ebrei. Perciò ti prego di non sposare una goyà“.

Ovviamente, il ragazzo si innamora subito di una ragazza non ebrea. Per fortuna, però, la ragazza si converte all’ebraismo.

Il primo sabato dopo il matrimonio, Sholem telefona a casa del figlio, ma nessuno risponde. Il giorno dopo riprova e trova il figlio.

“Dove eravate ieri sera?”.

“In casa, papà”.

“E perché non avete risposto?”.

“Sai, mia moglie vuole che osserviamo il sabato”.

“Te lo avevo detto di non sposare una goyà…”.

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