Shabbàt

Il giorno che dà senso a tutti gli altri

Rabbinato centrale Milano
Parashòt

Vayechì 5768

“Egli benedisse Yosèf dicendo…” (Bereshìt 48, 15). Ci si domanda quale possa essere la benedizione di Yosèf quando in realtà egli non viene benedetto bensì i suoi due figli Efraim e Menashè. Lo Shela Hakadòsh risponde a questa domanda dicendo che non c’è berakhà più grande per un genitore che i suoi figli siano buoni e dotati di grandi qualità. “Benedica i tuoi figli, e possa il mio nome essere ricordato su di loro insieme al nome dei miei padri…”. Questa è automaticamente la berakhà più grande che Yosèf potesse ricevere per se stesso.

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