Shabbàt

Il giorno che dà senso a tutti gli altri

Rabbinato centrale Milano
Parashòt

Vayishlàch 5771

“E Yaakòv arrivò integro…” (Bereshìt 33, 18). Il Gaòn Rabbì Moshè Sofer di Presburg, conosciuto come Chatam Sofèr, commenta la parola shalèm – integro – seguendo il sistema interpretativo del notarikon (sistema in cui le lettere di una parola vengono utilizzate come iniziali di altre parole). La parola shalèm – è composta da 3 lettere shin, lamed e mem, iniziali queste delle parole shem – nome, lashòn – linguaggio, malbùsh – indumenti. Ciò sta a significare che Yaakòv, nonostante abbia vissuto lontano dalla casa paterna in mezzo a gente idolatra, è rimasto integro shalèm grazie al fatto di aver mantenuto in modo attento questi principi che lo hanno distinto dagli altri popoli e che non lo hanno portato ad assimilarsi a loro.

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