Shabbàt

Il giorno che dà senso a tutti gli altri

Rabbinato centrale Milano

Midrash

Il quarto comandamento

Tratto da “Asseret Hadibberot – Le dieci parole”

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“Ricorda il giorno dello Shabbat per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tua opera. Ma il settimo giorno è Shabbat per il Signore tuo D-o.

Non farai alcuna opera tu, tuo figlio, tua figlia, il tuo servo, la tua serva, il tuo animale ed il forestiero all’interno delle tue porte – per sei giorni il Signore creò il cielo, la terra, il mare e tutto ciò che era contenuto in essi, si riposò nel settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno dello Shabbat e lo ha santificato”

Ramban spiega la posizione dello Shabbat nella sequenza dei Comandamenti: primo il Signore ci ha comandato di credere nella Sua esistenza, nel Suo ruolo di Creatore che conosce, capisce ed in quanto Onnipotente controlla gli eventi; poi il Signore ci ha comandato di adottare lo Shabbat come un vivido segno e perpetuo riconoscimento che Lui soltanto ha creato ogni cosa.

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Chi non lavora non fa festa

Tratto da “Il giornale Per Noi” (Midrashim, Morashà – 1996)

Raccontato da Giacoma Limentani – Illustrato da Emanuele Luzzati

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Al tempo della dominazione romana viveva in Palestina un grande rabbino che si chiamava Shim’òn bar Yochài. A Rabbì Shim’òn non piaceva come i romani amministravano il paese, era stanco dei loro soprusi, delle loro tasse e del loro modo di concepire la vita e non ne faceva mistero. La voce si sparse, giunse all’orecchio dell’imperatore e l’imperatore romano lo condannò a morte insieme a suo figlio Rabbì Eliézer.

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Il ‘fare’ dello Shabbat (Vajakel 5760)

Jonathan Pacifici – www.torah.it

fuoco acceso

[1] “Non accenderete fuoco in tutte le vostre residenze nel giorno dello Shabbat”. (Esodo XXXV, 3)

[2] “E queste saranno per voi come statuto decreto per le vostre generazioni in tutte le vostre residenze”. (Numeri XXXV, 29)

La nostra Parashà si apre in maniera molto strana: “E radunò Moshè tutta la congrega dei figli d’Israele e disse loro: ‘Queste sono le cose che il Signore ha comandato di fare:…’” (Esodo XXXV,1). Segue l’ordine di rispettare lo Shabbat. Tale comandamento era già stato definito dalla Torà fin da prima della rivelazione sinaitica per poi essere ripetuto nel Decalogo ed in altre occasioni.

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